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Nel cuore di un’aula di matematica, dove le cifre danzano sulle lavagne e i concetti si intrecciano come fili di un tessuto complesso, nasce un dialogo tra il reale e l’immaginario. La storia, intitolata Intersezione tra reale e immaginario, si dipana dai pensieri degli studenti e della docente, offrendo un’affascinante esplorazione del connubio tra la matematica e la vita umana.
Nel corso della lezione di educazione civica in matematica, le giovani menti si immergono nell’affascinante mondo dell’intersezione tra l’insieme dei numeri reali e quello dei numeri immaginari. Ciò che emerge, tuttavia, va ben oltre i freddi numeri su un foglio di carta. In modo sorprendente, la riflessione di questi studenti trasforma un fenomeno matematico in una profonda metafora per la comprensione umana e sociale.
I ragazzi esprimono la loro visione con eloquenza, sottolineando come l’intersezione tra reale e immaginario rifletta il modo in cui le persone navigano attraverso la complessità della vita quotidiana. La matematica viene descritta come una lingua madre universale, un ponte tra il concreto e l’astratto, il tangibile e l’effimero. La capacità di descrivere concetti complessi attraverso il linguaggio matematico diventa un’essenza fondamentale, una lingua madre che supera le barriere concettuali.
Il racconto Intersezione tra reale e immaginario prende spunto proprio da questa vicenda didattica ed è stato selezionato per l’edizione 2023 del Concorso nazionale Lingua Madre. Il poster affisso nell’aula di matematica diventa un simbolo tangibile di questa connessione tra il mondo matematico e quello umano. Gli studenti, fieri di vedere il loro pensiero immortalato su carta, posano davanti al poster, dimostrando come la matematica possa diventare il punto di incontro tra la mente e il cuore.
Scrivere l’articolo diventa un ulteriore passo nella celebrazione di questa fusione tra il reale e l’immaginario, una riflessione sulla potenza della matematica nel rendere tangibili gli intangibili e nel dare voce ai concetti astratti che altrimenti potrebbero sfuggire alla comprensione umana.
In conclusione, Intersezione tra reale e immaginario si rivela non solo un racconto matematico, ma un viaggio emozionante attraverso il potere trasformativo della matematica come lingua madre universale. Nell’aula di matematica, il poster continua a ispirare studenti e insegnanti, ricordando loro che la matematica va oltre l’astratto e può essere un ponte verso la comprensione più profonda di noi stessi e del mondo che ci circonda.
Il racconto di Besa Nuhi è ora pubblicato nell’ultima antologia Lingua Madre Duemilaventitré. Racconti di donne non più straniere in Italia (Edizioni SEB27) insieme alle altre narrazioni selezionate del XVIII Concorso Lingua Madre.
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